Il Sindaco di Casoli chiede pari dignità tra i territori e le famiglie. In gioco i principi di uguaglianza e non discriminazione.
Alla luce delle indiscrezioni emerse sulla nuova programmazione regionale apparsa sulla stampa si chiede un ulteriore confronto con l’assessore Veri in considerazione del proficuo incontro avuto già in Regione per verificare e contribuire a dare maggiori servizi sanitari per i nostri cittadini.
Allo stato attuale il piano della rete ospedaliera presentato per la provincia di Chieti ricalca quello presentato dalla Giunta di centrosinistra.
In questi anni a Casoli si è proceduto, con una serie di investimenti, a riattivare molti servizi ospedalieri ed a garantirne di nuovi.
Orbene se è intenzione del nuovo Governo Regionale proporre Guardiagrele come “stabilimento ospedaliero con sede di pronto soccorso, funzionale al presidio ospedaliero di Chieti”, come proposto dall’assessore regionale alla sanità, sul modello di quanto già sperimentato a Ortona, con una proposta che prevede la dotazione di 45 posti letto per acuti e post acuti di cui 15 di geriatria, 10 di medicina e 10 di lungodegenza, non si comprende come la stessa soluzione non possa essere adottata per Casoli che, a buon ragione, può assurgere a “stabilimento di Lanciano” con la riassegnazione di posti letto di medicina.
I 5 presidi chiusi dal Governatore Chiodi e dal centrodestra vanno trattati allo stesso modo, in conformità, per altro, ad una delibera di giunta regionale del 2018 guidata da Lolli e che proponeva, indistintamente per tutti i presidi di Guardiagrele, Casoli, Gissi, Pescina e Tagliacozzo, di valutare la possibilità di una riclassificazione.
Ma pare che ciò non valga per tutti.
Nel frattempo a Casoli debbono essere garantiti quegli investimenti per riaprire anche l’ultimo reparto attualmente non funzionante, confermando la RSA con 20 posti letto negli spazi liberi ed idonei del terzo piano del PTA. E, considerata la disponibilità di spazi idonei, sicuramente può essere incrementato il servizio di assistenza sanitaria per i cittadini del nostro territorio, con l’attivazione di 15 posti letto per la riabilitazione ex art. 26.
I cittadini tutti dell’Aventino, già penalizzati dalla precaria situazione stradale che condiziona oltremisura la pendolarità verso i servizi sanitari essenziali di acuzie, devono trovare idonea tutela del loro diritto alla salute, da parte delle autorità regionali, con un piano che garantisca una minima dignità dal punto di vista sanitario affinché la nostra valle, già espropriata e penalizzata da tutti i servizi, non torni ad essere la cenerentola d’Abruzzo.
Chiedo, a nome di un intero territorio, al governo regionale di porre la dovuta attenzione alla mobilità passiva sia intraregionale che extraregionale, nonché alle lunghe file d’attesa poiché questi indicatori stanno a significare il grande ritardo che attanaglia la nostra Regione e in particolare noi che stoicamente viviamo le aree interne.
Oggi più che mai si parla di zone interne ma sostanzialmente non si attuano interventi che possano offrire realmente ristoro alle famiglie, creando le condizioni effettive per poter rimanere nei territori montani a salvaguardia e presidio del nostro entroterra e dei valori caratterizzanti il nostro vissuto.
Il Sindaco di Casoli
Massimo Tiberini